mercoledì 17 settembre 2008

Death Magnetic!!


Death Magnetic è il nono album in studio del gruppo thrash metal americano Metallica, rilasciato il 12 settembre 2008 dalla Universal Music. L'album è il primo del gruppo registrato con l'attuale bassista Robert Trujillo, e il primo prodotto da Rick Rubin, dopo che il suo predecessore Bob Rock aveva prodotto tutti i cd del gruppo dall'album omonimo fino a St. Anger. Il sound dell'album è stato descritto come più progressive e melodico, in parte anche per la presenza di numerosi assoli di chitarra. È stato definito come il "passaggio mancante" fra l'album dell'1988 ...And Justice for All e l'album del 1991 Metallica. L'album inoltre può essere considerato una specie di concept album, infatti James Hetfield ha dichiarato che la maggior parte dei testi gravita attorno all'argomento della morte, come suggerisce il titolo stesso dell'album. In un'intervista con il creatore del videogioco Rock Band, è stato affermato che i Metallica hanno dato alla società la disponibilità di rendere giocabile il primo singolo estratto dal nuovo album.

Il 15 maggio 2008 Lars Ulrich ha confermato ufficialmente di aver registrato 11 canzoni per il nuovo album, anche se solo 10 vi faranno parte a causa dei vincoli del supporto.

Un breve video rilasciato il 14 giugno sul sito Mission:Metallica ha rivelato che il nome ufficiale del nuovo cd sarà Death Magnetic; da notare la copertina (rappresentante della limatura di ferro disposta a forma di bara in un campo magnetico) e il logo dei Metallica, tornato al vecchio stile con prima ed ultima lettera a grandi dimensioni (la "M" e la "A"), che ricorda molto le copertine dei primi 5 album (Kill 'Em All, Ride The Lightning, Master Of Puppets, ...And Justice For All e l'album omonimo)

I Metallica hanno presentato all'Ozzfest la nuova traccia Cyanide

Il disco

Dopo la saga di Load - Reload - St. Anger, i Metallica si preparano per un ritorno alle origini. Il nuovo produttore della band, Rick Rubin, pare abbia aiutato la band a tornare alle sonorità di un tempo causando il ritardo dell'uscita del disco. L'album è composto da 10 tracce dalla durata approssimativa di 8 minuti ciascuna. I numerosi fan auspicano che i Metallica siano riusciti insieme al loro produttore a registrare un nuovo capolavoro da aggiungere alla loro già premiatissima discografia. Ultimamente il management della band ha fatto ascoltare 6 canzoni ad alcune delle più famose riviste del settore che hanno descritto le nuove canzoni come un ritorno alle sonorità di Master Of Puppets ed ...And Justice For All.[6]
L'uscita di Death Magnetic è stata annunciata per il 12 settembre in tutto il mondo.
Il primo singolo estratto dall'album è The Day That Never Comes di cui è stato girato un videoclip, disponibile dal 1° settembre 2008.[8]

Il secondo singolo tratto dal nuovo album è My Apocalypse (pubblicato gratuitamente su sito metallica.com il 26 agosto 2008), il cui testo ha ispirato il titolo dell'album.

Il terzo singolo tratto dal nuovo album è Cyanide. La versione studio è stata presentata sul sito ufficiale della band il 2 settembre 2008.

Tracce

  1. That Was Just Your Life - 07:08
  2. The End of the Line - 07:52
  3. Broken, Beat & Scarred - 06:25
  4. The Day That Never Comes - 07:56
  5. All Nightmare Long - 07:58
  6. Cyanide - 06:39
  7. The Unforgiven III - 07:47
  8. The Judas Kiss - 08:00
  9. Suicide & Redemption - 09:57
  10. My Apocalypse - 05:01

L'ipotetica undicesima traccia registrata durante le sessioni di questo album e non contenuta in Death Magnetic si intitola Shine, canzone destinata ad uscire in seguito all'album come probabile bonus track.

lunedì 14 luglio 2008



Static-X

Gli Static-X sono un gruppo industrial metal statunitense, formatosi a Los Angeles nel 1994 dalle ceneri della precedente band del cantante, chitarrista e leader storico Wayne Static.


Formazione


Attuale



lunedì 25 febbraio 2008


Death

I Death, denominati originariamente Mantas, furono un gruppo musicale death metal/technical death metal statunitense originario di Orlando, Florida. La band venne fondata nel 1983 da Chuck Schuldiner e disciolta dallo stesso chitarrista nel 1999 dopo aver pubblicato un totale di sette album studio. Le possibilità di una loro rifondazione furono definitivamente stroncate nel dicembre del 2001 a causa della prematura morte di Schuldiner, ammalatosi di un tumore al cervello.
Grazie all'album Scream Bloody Gore, pubblicato nel 1987, i Death vengono tutt'oggi citati tra i gruppi maggiormente innovatori del genere death metal, da cui sono anche da molti considerati i fondatori e pionieri, nonostante la vera maternità sia data quasi all'unanimità ai Possessed.[4] Invece, successivamente all'uscita del loro terzo album Spiritual Healing, pubblicato nel 1990, i Death furono citati come uno dei primi gruppi della storia del genere death ad implementare nel proprio sound strutture jazz,[5] prendendo come modello gli Atheist, gruppo tutt'oggi considerato come padre del technical death metal.
La scelta da parte di Schuldiner del monicker 'Death' per il gruppo, traducibile in lingua italiana come 'Morte', non avvenne tanto per dare un tocco macabro alla musica e all'attitudine della band quanto per il vivo dolore derivante dalla morte del fratello Frank, avvenuta nel 1974 a causa di un tragico incidente stradale. Questo fatto contribuì anche alla scelta del genere musicale death per la band.

Gli esordi (1983-1986)

Nel 1983 il chitarrista Chuck Schuldiner decise di fondare a Orlando, Florida, il suo primo gruppo musicale. La band fu denominata Mantas e completò la sua prima formazione con l'inserimento dei musicisti Kam Lee e Rick Rozz. Seppur ancora priva di bassista, la band si esibì in una serie di piccoli concerti amatoriali, per i quali ripropose cover di artisti come Kiss, Anvil, Mercyful Fate, Exciter, Raven, Slayer, Hellhammer, e Celtic Frost. Terminate queste prime esibizioni, agli inizi del 1984 Schuldiner e compagni cominciarono a comporre le prime canzoni, basandosi sul sound prodotto dalle precedenti band citate.
Queste prime tracce vennero rilasciate in un demo del 1984, il primo pubblicato dagli allora Mantas, intitolato Death by Metal. Il disco presentò in copertina un immagine di Chuck, Kam e Rick posti di fronte ad una scritta recitante "Danger, High Voltage" ("Pericolo, Alto Voltaggio") e contenne le prime versioni dei brani "Legion of Doom", "Mantas", "Power of Darkness", "Evil Dead" e "Death By Metal", poi pubblicate nel successivo album d'esordio. L'album, registrato amatorialmente nel garage di Schuldiner,[6] circolò nel mondo delle etichette indipendenti, permettendo ai Mantas di acquistare una buona fama nell'underground orlandese e i primi buoni giudizi dai critici.
Nonostante i buoni segnali di successo, nel 1984 Schuldiner decise di sciogliere il gruppo per rifondarne uno nuovo. La scelta del monicker della nuova band cadde sulla parola Death (Morte) e la formazione del gruppo fu pressocchè mantenuta identica, in quanto furono confermati Rick Rozz e Kam Lee e ingaggiato il solo bassista Dave Tett. L'autore del celebre logo della band fu lo stesso Schuldiner che lo disegnò inizialmente con la 't' rovesciata in modo che venisse così a rassomigliare alla croce invertita simbolo del satanismo, questo per rendere meglio l'idea del male e della morte.Non trovando però un batterista degno per il progetto del gruppo, Schuldiner scelse di sciogliere nuovamente la band e di trasferirsi a San Francisco. In questa città entrò in buoni rapporti con il percussionista dei Dirty Rotten Imbeciles Eric Brecht e con un bassista di nome Eric (il suo cognome è tutt'oggi sconosciuto), con i quali rifondò i Death e registrò sette nuove tracce, raccolte poi in un demo dal titolo Back from the Dead. Insoddisfatto però anche di questa formazione, Chuck sciolse un'altra volta il gruppo e ritornò in Florida. Lì si dedicò a una lenta e attenta rivalutazione del suo stile alla chitarra, atraverso la quale si incentrò su melodie più varie e tecniche, assoli e riff più adatti alla nuova scena thrash/death del periodo. Fu così che nel 1986 Chuck ricevette un invito dalla band canadese Slaughter per suonare nel loro nuovo album Strappado come chitarrista ritmico. Schuldiner accettò l'invito e si spostò così in Canada ma, resosi conto delle notevoli divergenze stilistiche tra lui e questa band, tornò per l'ennesima volta in Florida, per poi spostarsi nuovamente a San Francisco.
In questa città Chuck reclutò Chris Reifert e rifondò in breve tempo i Death, con i quali registrò, per la prima volta in uno studio, una nuova demo, Mutilation. Questo disco, grazie anche alla sua buona qualità, circolò notevolmente nell'underground e fece presto pervenire alla band un contratto con l'etichetta discografica Combat Records, che incoraggiò il gruppo a registrare il loro primo album.

I primi successi (1987-1990)

Nel maggio 1987, dopo alcuni mesi di registrazione, i Death rilasciarono così il loro album d'esordio, intitolato Scream Bloody Gore. Il disco fu pubblicato in America con la Combat Records e in Europa con la Music for Nations, e per la sua realizzazione Schuldiner inserì in formazione un secondo chitarrista, John Hand, il quale però non prese mai parte alle registrazioni dell'album nonostante fosse stato incluso nella formazione del disco.[9]
Scream Bloody Gore presentò riff violenti ma allo stesso tempo orecchiabili combinati con testi gore, narranti tematiche derivanti da film horror e lontani da quelli satanici espressi dai contemporanei Venom e Hellhammer. Tutte queste qualità fecero sì che con questo disco nascesse per la prima volta, almeno per quanto riguarda la scena metal della Florida, un nuovo movimento musicale, poi denominato dai critici musicali death metal (anche se la paternità di questo genere altri l'attribuiscono ai Possessed)Con questa nuova formazione i Death rilasciarono nel 1988 il loro secondo album, intitolato Leprosy. Il disco incrementò il discreto successo del precedente prodotto grazie anche a una migliore qualità di registrazione e a testi che per la prima volta si incentrarono sul sociale, sui conflitti interni tra la tormentata vita passata di Chuck Schuldiner e sul nuovo emergente carattere filosofico e umano del chitarrista. La tecnica e la sonorità espressa in tracce come "Forgotten Past" e "Born Dead", inizialmente presentate come hit del disco, furono così nascoste dalla maggiore qualità testuale di brani come "Pull the Plug" e "Open Casket", i quali raggiunsero i maggiori consensi dal pubblico. "Pull the Plug" in particolare divenne la canzone simbolo dei fans della band in quegli anni, che non mancarono di farla suonare sempre nei loro locali o di proporla alle stazioni radio di genere.
Nel 1989, in seguito all'uscita di questo disco la band partì per il suo primo tour europeo, durante il quale Rick Rozz fu però licenziato a causa di nuovi contrasti con gli altri componenti e rimpiazzato da James Murphy. Con il nuovo componente i Death registrarono sul finire dell'anno un terzo disco, denominato Spiritual Healing e rilasciato al pubblico nel 1990. In questo disco Chuck abbandonò definitivamente le tematiche gore in favore della critica sociale; fu così che tracce come "Living Monstrosity" si interessarono del problema dell'uso della cocaina tra le donne incinte, mentre brani come "Altering the Future" affrontarono il problema sempre crescente dell'aborto tra le giovani coppie. Nell'album avvenne anche una notevole evoluzione sul piano musicale che portò ad un globale aumento dello spessore tecnico e qualitativo. Leprosy segnò il definitivo avvento di un nuovo genere, in seguito denominato dai critici technical death metal, caratterizzato da strutture innovative e un alto spessore tecnico. Il techno death (così spesso abbreviato) avrà un notevole successo negli anni a venire.
Dopo un tour in Messico, James Murphy fu allontanato dal gruppo e al suo posto fu assunto il chitarrista Paul Masvidal. Sempre nel 1990, alla viglia dell'inizio di un nuovo tour europeo, Schuldiner decise di sciogliere la band, affermando che la tournèe, non essendo stata organizzata adeguatamente, si sarebbe rivelata un fiasco. Incredibilmente Andrews e Butler decisero di ignorare la scelta di Schuldiner e continuarono lo stesso il tour, avvalendosi del nome 'Death' e reclutando Walter Trachsler alla chitarra e Louie Carrisalez alla voce in sostituzione del loro leader. Questo fatto generò l'immediato disgusto e la disapprovazione dei fans e dello stesso Chuck, il quale intraprese immediatamente un'azione legale contro i due musicisti. Dopo poche sedute la corte restituì a Schuldiner il possesso del nome Death e Andrews e Butler furono definitivamente allontanati dalla band.

il successo (1991-1995)

In seguito ai recenti avvenimenti Schuldiner decise di abbandonare definitivamente l'idea di una band a formazione fissa decidendo di lavorare solo con musicisti di sessione ingaggiati volta per volta per le registrazioni degli album e per i concerti. La scelta del componenti della prima formazione non permanente del gruppo cadde su Steve DiGiorgio, Sean Reinert e Paul Masvidal.
Questa nuova line-up si dedicò interamente alle registrazioni del nuovo album del gruppo, intitolato Human e pubblicato nel 1991. Il disco vendette un elevato numero di copie e ricevette articoli positivi su tutte le riviste di settore. Human fu il primo album dei Death a raggiungere un definitivo completamento musicale e tecnico; esso presentò infatti, oltre alle già sperimentate sonorità thrash metal e progressive metal, una buona dose di sound heavy metal combinato a derivazioni stilistiche jazz ma anche progressive rock. Il brano "Suicide Machine" fu accolto dai fans come una sorta di seguito di "Pull the Plug", divenendo uno degli apici testuali di Chuck, e il pubblico poté per la prima volta vedere i Death circolare all'interno delle reti televisive (e in particolare nel canale televisivo MTV's Headbanger's Ball) grazie al video musicale, prodotto e diretto da David Bellino, della traccia "Lack of Comprehension".Lasciato Greif, Schuldiner decise di autogestire il gruppo per il resto della carriera, Nel 1993 autorizzò Reinert e Masvidal a lasciare la band per continuare il loro lavoro con i Cynic, ingaggiando così Gene Hoglan dei Dark Angel e il chitarrista Andy LaRocque dei King Diamond, richiamando inoltre Steve DiGiorgio. Con questa nuova formazione prese forma un nuovo album, intitolato Individual Thought Patterns e pubblicato a metà 1993. Il disco fu da molti critici considerato come il capolavoro del gruppo e presentò un sound mai fino ad allora così pulito, raffinato e ricercato, dominato da un incredibile quantità di melodie inedite affiancate da testi sempre più diligenti e allo stesso tempo istruttivi. Con questo album i Death raggiusero il picco delle vendite grazie anche alla traccia "The Philosopher", rilasciata anche in video per MTV, brano che si presentò come uno sfogo pubblico contro il comporatamento all'interno della band del primo chitarrista della band Masvidal[12]. Come per Human gran parte dei testi si ispirarono comunque alla vita quotidiana e ai problemi dell'industria musicale.
Finite le registrazioni, LaRocque lasciò la band e venne rimpiazzato da Ralph Santolla per il seguente tour. Inoltre nel 1994 Schuldiner decise di abbandonare dopo otto anni di collaborazione l'etichetta discografica Relativity Records per firmare un contratto con la major Roadrunner Records. Con questa nuova casa il gruppo tornò in studio di registrazione per pubblicare l'album Symbolic, rilasciato nel 1995 in seguito alla partenza di Santolla e DiGiorgio, sostituiti da giovani musicisti, poco noti ma validi, come Kelly Conlon e Bobby Koelbe. In Symbolic gli sforzi di Chuck trovarono il definitivo apice in un sound massiccio e pesante, emozionale e allo stesso tempo colmo di elementi complessi e tecnici. Il soggetto dei testi esplorò sempre tematiche simili a quelle dei precedenti prodotti; "Crystal Mountain" si incentrò sulla corruzione religiosa, "1,000 Eyes" parlò del diritto di privacy e della sua progressiva riduzione, mentre la traccia ominima "Symbolic" affrontò il difficile tema dell'innocenza.
Durante il tour che seguì l'uscita del nuovo album, i Death raccolsero grande successo nelle varie tappe statunitensi, europee e, per la prima volta, giapponesi. La band si esibì anche durante il concerto benefico "Death for Life", che raccolse soldi per le associazioni "National Multiple Sclerosis Society" e "B.E.T.A.".

Gli ultimi anni e la morte di Schuldiner (1996-2001)

Dopo l'uscita di Symbolic Schuldiner sciolse definitivamente la band e tutti i legami con la Roadrunner Records per dedicarsi a tempo pieno ad un suo progetto musicale, che aveva già fondato nel 1995 e fino ad allora aveva avuto secondaria importanza, denominato Control Denied. Composte in pochi anni le prime tracce per questo gruppo, Schuldiner si rese però conto che la maggior parte del materiale che aveva composto era ancora più confacente ad un gruppo death che a uno heavy come quello dei Control Denied. Deciso a non abbandonare comunque questi brani, dopo aver collaborato per alcune settimane ad un progetto del chitarrista James Hogan, Chuck riformò i Death nel 1998 ingaggiando come musicisti Shannon Hamm, Scott Clendenin e Richard Christy.
Questa nuova formazione registrò il disco The Sound of Perseverance, pubblicato nel 1998 con l'etichetta discografica Nuclear Blast. L'album presentò un incredibile ferocia ed emotività musicale, che sfociò in intricate e tecniche melodie di chitarra e basso, e fu descritto dai critici come una sorta di mistura dei precedenti album Human, Individual Thought Patterns e Symbolic. Già la traccia d'apertura "Scavenger of Human Sorrow" presentò una notevole complessità melodica, poi completata dalla strumentale "Voice of the Soul" che ripropose sonorità molto simili a quelle proposte dal sound di band come Atheist, Dream Theater e Cynic. Il vertice tecnico dell'album fu raggiunto dai brani "Story to Tell" e "Spiritcrusher", caratterizzati da feroci urla, cori e assoli di chitarra, forse fino ad allora inediti nella scena metal.
Grazie al successo ottenuto, la band partì per due lunghi tour uno in America e l'altro in Europa, al termine dei quali Schuldiner decise di sciogliere a titolo definitivo i Death[13] per continuare a dedicarsi ai Control Denied, gruppo per il quale aveva ingaggiato recentemente Steve DiGiorgio, nuovamente libero da impegni, e il cantante underground power metal Tim Aymar.
Nel 1999 I Control Denied pubblicarono il loro album d'esordio, intitolato The Fragile Art of Existence, che presentò un indeito sound heavy metal completato da elementi progressive metal, il quale assicurò al gruppo un buon apprezzamento da parte del pubblico, una tournèe e buone critiche dalla stampa.
Durante la lavorazione del secondo album del gruppo, nel maggio 1999 a Schuldiner fu dianiosticato un tumore al cervello. Il chitarrista subì una delicata operazione nel 2000 che ridusse gran parte del cancro ma non riuscì a debellare interamente la malattia. Il 13 dicembre 2001, dopo oltre due anni di cure a stento a causa di sempre più crescenti difficoltà finanziarie, Chuck si spense, vinto dal cancro a soli 34 anni d'età.
A seguito della sua morte i Control Denied si sciolsero. Nel 2004 alcune tracce che il chitarrista aveva composto durante la malattia furono riprese e rilasciate in due album postumi, intitolati Zero Tolerance e Zero Tolerance II, insieme ad alcuni segmenti inediti dei suoi esordi musicali. Inoltre nel 2001, durante la convalescenza del musicista, furono pubblicati due album live dei Death, intiolati rispettivamente Live in L.A.: Death & Raw e Live in Eindhoven, registrati nei precedenti concerti del 1998.


sabato 26 gennaio 2008


Slayer

Gli Slayer sono un gruppo thrash metal statunitense, formatosi a Los Angeles nel 1981. Sono ritenuti tra i principali sviluppatori del loro genere, insieme a Metallica, Megadeth ed Anthrax. Tratti distintivi della loro musica sono assoli veloci ed alternati, rapidissimi grooves batteristici, tremolo picking e doppia cassa martellante, caratteristiche che contribuirono a tracciare le fondamenta del metal estremo. La band è nota anche per il suo contenuto dei testi, che toccano argomenti riguardanti satanismo, nazismo, guerra, violenza, serial killers e religione. Dall'inizio della loro carriera, sono sempre stati al centro delle polemiche, ricevendo una moltitudine di critiche per presunte idolatrie nazi/sataniste e sono stati "citati" in vari episodi di cronaca nera. Tutto ciò ha generato varie discussioni nei loro confronti che ancora oggi sono in atto.

Le origini

Il gruppo si formò nel 1981 ad Huntington Park, un sobborgo sudorientale di Los Angeles, ad opera dei chitarristi Kerry King e Jeff Hanneman. L'incontro tra i due fu fortuito. King, per caso, lo sentì suonare con alcuni suoi amici. Dopo essersi conosciuti, i due chitarristi, assieme al batterista di Hanneman, provarono alcuni pezzi dei Judas Priest e degli Iron Maiden[5]. Dopo un pò, King gli chiese di fondare assieme una band e Hanneman gli diede una risposta positiva[5]. Così King conobbe il suo futuro collega. Hanneman era anche un grande ammiratore dell'hardcore punk e i suoi gusti musicali contribuirono in buona parte alla nascita e allo sviluppo del quartetto californiano[6].
Successivamente, King contattò il bassista Tom Araya, con il quale aveva già suonato in un gruppo chiamato "Quits". L'ultimo arrivato fu Dave Lombardo, ex batterista di "Escape" e "Sabotage" (questi ultimi solamente omonimi al gruppo metal italiano), che conobbe King mentre lavorava come fattorino per consegna pizze[7]. Completata la formazione, il ruolo di cantante venne affidato a Tom Araya (che divenne così bassista e cantante della band). Numerose voci sostengono che il complesso adottò il nome "Dragonslayer", deciso da Hanneman e King dopo aver visto il film omonimo (in Italia "Il drago del lago di fuoco"). Tuttavia, King ha smentito che, originariamente, scelsero questo nome[8].
Inoltre, girano voci che Slayer sia l'acronimo di "Satan Laughs As You Eternally Rot" (Satana ride mentre tu marcisci eternamente). Araya smentì che il nome della band derivasse da ciò. Egli disse che esso venne scelto per un semplice motivo, perché "è straordinario e facile da cantare"[9]. I quattro componenti suonarono il loro primo show ad Halloween nel 1981[2]. Successivamente, iniziarono ad esibirsi in vari locali nel sud della California, suonando, principalmente, cover heavy metal di Judas Priest e Iron Maiden e qualcuna hardcore punk.
Nel mese di maggio del 1983, gli Slayer composero il loro primo demo, il quale conteneva i brani Fight 'Til Death, Black Magic e The Antichrist; essi, in seguito, sarebbero entrati a far parte del loro disco di debutto. Poco dopo, Dave Lombardo fu sostituito per breve tempo da Bob Gourley[10], membro che suonò per un periodo molto ridotto nel gruppo (partecipò solamente a qualche manifestazione con gli Slayer).
Il 27 agosto 1983, il gruppo aprì uno show dei Bitch in un locale di Los Angeles chiamato "Woodstock" e, mentre stava suonando Phantom of the Opera degli Iron Maiden, venne notato da Brian Slagel[11], titolare di una casa discografica appena nata denominata Metal Blade Records. Slagel ammirò con stupore la loro esibizione e, al suo termine, si recò nel backstage per invitare la band ad incidere un brano per la compilation pubblicata dalla sua label chiamata "Metal Massacre vol. III" (compilation dove compaiono altri gruppi, divenuti poi famosi, come Virgin Steele e Warlord). La band compose per l'album della Metal Blade il brano Aggressive Perfector, forse il primo partorito dalle loro menti.

L'ascesa

Terminata la sua breve militanza, Gourley se ne andò nei Dark Angel (in seguito nei Powerlord) e la band, ricongiunta con Lombardo, firmò un contratto con la Metal Blade e rilasciò sul mercato, nel dicembre del 1983, il suo debutto discografico: Show No Mercy. Il disco d'esordio vede forti riferimenti al sound heavy metal dei Judas Priest e risente molto anche delle influenze dei gruppi della New Wave of British Heavy Metal, in particolare Iron Maiden e Venom[12]. I testi trattano argomenti di satanismo, con il Demonio che gioca un ruolo da protagonista nella maggioranza dei brani. Altro tema esposto è quello della seconda guerra mondiale con riferimenti al nazismo, in particolare nel brano The Final Command, il quale fece trasparire il sospetto di alcuni detrattori che gli Slayer seguano dottrine nazionalsocialiste, sospetto che li accompagnerà per tutta la loro carriera. Dal punto di vista sonoro, il disco presenta certe lacune (la sua produzione venne finanziata da Tom Araya e il padre di Kerry King [13] senza il supporto della casa di Slagel); tuttavia ebbe un buon successo e, assieme a Kill'Em All dei Metallica, segnò l'inizio del thrash metal.
Tramite Slagel, il quartetto intraprese il tour promozionale del disco, noleggiando un Van e usando anche, per problemi di spazio, l'automobile di Araya. I primi concerti degli Slayer furono caratterizzati da un'iconografia prettamente satanista e make-up horrorifico[14] (quest'ultimo fu abbandonato ben presto dalla band). Il tour, tuttavia, presentò vari problemi; gli Slayer vennero ben accolti, ma furono costretti a pernottare, in certe serate, a casa di alcuni spettatori per problemi di denaro. Oltre a questo inconveniente, al ritorno la band dovette subire la lamentela del suo produttore in quanto tutti i soldi che gli doveva non furono dati, perché i quattro li spesero in cibo e alcolici[3].
Completata la tournée, Kerry King, intorno alla metà del 1984, ricevette un'offerta da Dave Mustaine (ex chitarrista solista dei Metallica) per suonare negli esordienti Megadeth. King decise di accettare e ciò portò un malcontento nell'organico, temendo che egli sarebbe entrato in pianta stabile nel gruppo di Mustaine[3]. King, invece, non abbandonò gli Slayer e la sua esperienza nei Megadeth durò molto poco. King suonò con il gruppo solamente in cinque concerti e se ne andò a causa di vari litigi con Mustaine e per concentrarsi solamente sugli Slayer[15].
Nello stesso anno venne pubblicato un disco dal vivo chiamato Live Undead (sul quale aleggia incertezza che sia un vero live) e Haunting the Chapel, un EP contenente tre brani (che con la nuova versione, allegata a Live Undead, divennero quattro), dove si iniziò a notare un ulteriore irrobustimento nel loro sound, con le chitarre abbassate di tonalità e con l'adozione della doppia cassa, che in Show No Mercy non c'era[16].
Nel 1985, uscì il secondo album in studio, Hell Awaits, un disco che segnò un rilevante cambiamento stilistico del gruppo. La produzione è più pulita ed il suono diviene ancor più veloce e possente. Hell Awaits rappresentò il punto di distacco dalle influenze della N.W.O.B.H.M. e l'inizio di un nuovo percorso musicale per gli Slayer, un percorso che sarà da esempio per varie formazioni estreme venute dopo.
Nello stesso anno, la band partecipò al Combat Tour assieme ai Venom e gli Exodus, suonando varie date nel Nord America. Da alcune performance di questa tournée venne estratto l'home video The Ultimate Revenge, attualmente fuori catalogo. Durante una data di questo tour, Hanneman e Lombardo si trovavano dietro l'autobus dei Venom con Cronos e ad un tratto si presentò Araya totalmente ubriaco che chiese a loro dove si trovava il bagno. Cronos gli rispose "Qui, qui nella mia bocca!" ed il cantante degli Slayer urinò in testa al leader dei Venom, il quale gli scagliò un pugno in faccia. Dopo questo aneddoto, Araya fece il resto del tour con un occhio viola.

Il successo internazionale

Dopo Hell Awaits, gli Slayer cambiarono casa discografica. Rick Rubin della Def Jam Records, seguiva la loro musica (fino a quel momento, la sua etichetta si occupò solo di artisti rap e hip hop come LL Cool J e Beastie Boys). Dave Lombardo, venuto a conoscenza del suo interesse, entrò in contatto con lui grazie all'ausilio del fotografo Glen E. Friedman[3]. Incontratisi durante una riunione tenuta da Slagel, gli Slayer e Rubin stipularono un contratto ed il gruppo entrò a far parte della sua label, in quel momento alla prima esperienza con un gruppo heavy metal.
Il 1986 vede l'uscita del terzo album in studio degli Slayer, ovvero Reign in Blood, il primo capitolo discografico prodotto con l'ausilio di Rubin. Con questo album, il sound degli Slayer divenne ancor più duro e seminale. A differenza di lavori come Master of Puppets dei Metallica e Peace Sells...But Who's Buying dei Megadeth, entrambi dischi più tecnici e melodici, Reign in Blood si distinse per la sua velocità esecutiva e per la sua brutalità sonora (la rivista Kerrang! lo definì "l'album più pesante di tutti i tempi"[18]). Tuttavia, il gruppo ricevette una moltitudine di accuse da parte dei media, perlopiù di simpatie naziste; parte della causa è Angel Of Death, oggetto di forti controversie ancora oggi.
A parte le critiche, Reign in Blood è considerato un disco fondamentale per il metal estremo e una fonte di ispirazione per numerosi gruppi death metal[19]. Canzoni che contribuirono al successo del disco furono la già menzionata Angel of Death, Altar of Sacrifice, Criminally Insane e le conclusive Postmortem e Raining Blood, entrambe immancabili in ogni concerto della formazione californiana. Dopo aver intrapreso il tour del disco (Reign in Pain) con gli Overkill negli Stati Uniti e con i Malice in Europa, Dave Lombardo esce dal gruppo perchè voleva dedicare più tempo a sua moglie[20]. Gli Slayer chiamarono immediatamente Tony Scaglione (preso in prestito dai Whiplash) che partecipò ad un'altra tournée con i W.A.S.P.[20]. Finito il tour, Scaglione tornò nei Whiplash per dare spazio al ritorno di Lombardo, il quale venne convinto da sua moglie a tornare dai suoi colleghi[21].

La band al Download Festival 2005
South of Heaven fu il quarto capitolo discografico degli Slayer che vide la luce nel 1988. Il loro stile vide un altro cambiamento, vennero infatti rallentate le ritmiche e venne dato anche un piccolo spazio alla melodia, mantenendo però il sound sempre incisivo. La composizione dei brani (dal punto di vista lirico) vide un'importante partecipazione di Araya. Il disco ebbe un buon riscontro, sebbene inferiore a Reign in Blood. Sempre nel 1988, la band di King preparò il World Sacrifice Tour assieme ai Nuclear Assault, suonò poi con i W.A.S.P. e dopodiché venne inserita come "special guest" nel tour di Ram It Down dei Judas Priest.
Nel 1990 uscì Seasons in the Abyss per la nuova label di Rubin, la Def American Records (che successivamente cambiò il nome in American Recordings). Con questo lavoro, gli Slayer confermarono la formula adottata da South of Heaven, quindi brani con ritmiche sia veloci che più lente e un piccolo spazio per la melodia. Anche se vennero accennate già in Hell Awaits, la musica degli Slayer fu arricchita da tematiche sui serial-killers (Dead Skin Mask è un esempio), di cui se ne occupò principalmente. Nello stesso anno il gruppo partì per il Clash of the Titans, tour mondiale in compagnia di Anthrax, Megadeth e Alice in Chains in Nord America e con Megadeth, Suicidal Tendencies e Testament in Europa. Le performance degli Slayer furono documentate nel doppio live Decade of Aggression (1991).

Il nuovo decennio e cambiamento stilistico

Terminata l'attività live, nella band ritornarono i problemi. Mentre tra Araya, King e Hanneman si creò un ottimo rapporto di amicizia e di cooperazione, Lombardo sembrò non essersi integrato bene con i suoi colleghi, riprendendo forti discussioni con loro. Egli uscì di nuovo dalla band, a causa di discussioni con gli altri membri contrari alla presenza di sua moglie nelle tournée[22].
La dipartita di Lombardo riportò il gruppo in uno stato di precarietà e i membri rimanenti si misero alla ricerca di un sostituto. Tramite il batterista John Tempesta, Paul Bostaph (ex Testament e Forbidden) ebbe modo di conoscere il guitar tech di King il quale lo presentò a quest'ultimo[23]. Dopo un'audizione, gli Slayer lo ritennero il batterista adatto al loro sound e venne assoldato come sostituto di Lombardo. Bostaph aveva uno stile diverso da quello del suo predecessore; mentre il batterismo di Lombardo era più semplice e diretto, quello del suo sostituto era più tecnico e variegato, senza trascurare comunque la componente aggressiva che rese conosciuta la musica degli Slayer.
La band, con il nuovo arrivato, si preparò per l'edizione del Monsters of Rock del 1992 al Circuito di Donington Park, Inghilterra. A questa manifestazione parteciparono gli Slayer con Iron Maiden, W.A.S.P., Skid Row, Thunder e altre formazioni. Terminata l'attività dal vivo, la formazione si recò in studio per la registrazione del brano Disorder (suonato in compagnia del rapper Ice-T) per la colonna sonora del film Judgement Night. Il pezzo è un medley di tre brani degli Exploited: War, UK '82 e Disorder (tratti da Troops of Tomorrow).
A distanza di quattro anni dall'ultimo disco in studio, uscì Divine Intervention (1994), un album molto feroce che, per certi aspetti, sembra ritornare al sound di Reign in Blood. L'album ricevette critiche positive e fu certificato disco d'oro. Bostaph dimostrò di essere una valida alternativa al suo predecessore e partecipò anche alla stesura dei brani. Con Divine Intervention, uscito durante la decadenza del thrash ed il culmine del grunge, gli Slayer non si distanziarono dal loro stile originario, contrariamente agli altri epigoni Metallica, Megadeth e Anthrax.
Subito dopo l'uscita del disco, la band parte per il Divine Intourvention, assieme a Machine Head e Biohazard. L'attività live del gruppo continuò anche con la partecipazione ad altre due edizioni del Monsters of Rock; nel 1994 al "River Plate Stadium" di Buenos Aires (Argentina) con gruppi come KISS, Black Sabbath, Manowar e nel 1995 di nuovo a Donington con White Zombie, Metallica, Corrosion of Conformity e altri. Terminata la serie di concerti, Paul Bostaph decise di dedicarsi ad un suo progetto chiamato "The Truth About Seafood" (progetto di breve vita dato che non arrivò mai alla pubblicazione di un album) e venne quindi reclutato Jon Dette, proveniente anch'egli dai Testament.
La band incise un disco di cover hardcore punk chiamato Undisputed Attitude nel 1996, contenente anche tre brani inediti. Nel 1997, la nuova formazione degli Slayer si imbarcò per l'Ozzfest, partecipando come "headliner". Appena tornati, Dette decise di andarsene (si pensa per vari scontri verbali con Araya) e il ruolo di batterista torna a tormentare la stabilità dell'organico. In questo periodo si vociferò, addirittura, che gli Slayer si fossero sciolti ma tutto ciò venne smentito immediatamente[24].
Fortunatamente, per il gruppo, dietro i tamburi tornò Bostaph, pronto per la composizione e l'incisione del nuovo lavoro, Diabolus in Musica nel 1998. Questo album vide una rilevante trasformazione stilistica: i brani divennero più lenti e oscuri, vennero sperimentate sonorità nu metal e di ritmiche thrash rimase qualche traccia. L'album venne duramente contrastato dai fans della vecchia guardia. Nello stesso anno, il quartetto partecipa per la seconda volta consecutiva all'Ozzfest (nell'edizione tenutasi in Inghilterra) assieme a Pantera, KoЯn, Fear Factory e gli "headliners" Black Sabbath e Ozzy Osbourne.

Il ritorno di Dave Lombardo

Dopo questo esperimento criticato, fu distribuito sul mercato God Hates Us All nel 2001, disco nel quale il gruppo decise di abbandonare la nuova formula adottata e di riprendere le vecchie sonorità, anche se rimasero parvenze di nu metal. L'album convise certi fans traditi da Diabolus in Musica, ma per altri rimase un disco mediocre come il precedente. Dopo la pubblicazione del lavoro, gli Slayer parteciparono al "Tattoo The Planet Festival" assieme a Pantera, Static-X e Biohazard, che venne rimandato a causa degli attentati terroristici alle torri gemelle di New York, successi l'11 settembre 2001 (scherzi del destino, dato che in questa data venne pubblicato God Hates Us All).
Nel dicembre 2001, Bostaph lasciò, improvvisamente, gli Slayer, durante il tour di God Hates Us All, si vocifera per problemi fisici ad un ginocchio. Dopo l'uscita di Bostaph, Lombardo (ormai divenuto un session man molto richiesto) venne chiamato temporaneamente dalla band per concludere il tour. Al termine di esso, Bostaph non fece più ritorno nel gruppo e questo avvenimento venne circolare dicerie riguardanti diverbi con i restanti membri degli Slayer. Invece, lo stesso batterista dichiarò di aver preso questa decisione per motivi artistici, interessato a cimentarsi con sonorità diverse[25].
Poco dopo si assiste ad un susseguirsi di conferme e smentite di un ritorno fisso di Lombardo negli Slayer e nel 2002 arriva la dichiarazione ufficiale, ovvero che Lombardo riapprodò stabilmente nel gruppo[26]. La band, tornata con la formazione originaria partecipa a festival come l'Ozzfest ed il Download Festival ed organizzò il "The Unholy Alliance", tour intrapreso in Nord America ed Europa, dove gli Slayer vennero accompagnati da Slipknot e Hatebreed.

Eventi Recenti

Tornato in studio, il quartetto pubblicò nel 2006 Christ Illusion, album atteso impazientemente dai fans per ben 5 anni e immediatamente attaccato dalle comunità ecclesiastiche, per i suoi contenuti anti-religiosi. Le influenze nu metal si affievolirono sempre di più, intensificando la presenza di sonorità e ritmiche thrash che caratterizzarono i loro esordi. Comunque, anche questo disco continuò a dividere i fans del gruppo. Nonostante i pareri discordanti, Christ Illusion si piazzò al quinto posto nella classifica di Billboard, il massimo raggiunto dagli Slayer[27].
In seguito, il quartetto intraprese il seguito del tour "The Unholy Alliance", chiamato "The Unholy Alliance II: Preaching To The Perverted", in cui gli Slayer suonarono assieme a Children of Bodom, In Flames (che sostituirono i Mastodon), Lamb of God e Thine Eyes Bleed (band dove milita Johnny Araya, fratello di Tom). L'11 febbraio 2007, il gruppo ha vinto un grammy come "Best Metal Performance" grazie al singolo tratto dall'ultimo disco, Eyes of the Insane. Questo pezzo è stato anche incluso nella colonna sonora del film Saw III.
Nel mese di aprile dello stesso anno, gli Slayer hanno effettuato un tour in Australia con i Mastodon, e sono apparsi al Download Festival in Gran Bretagna e all'Heineken Jammin' Festival a Venezia. Hanno partecipato inoltre al Greenfield Festival in Svizzera e in estate ad una tournée con Marilyn Manson. Recentemente, Tom Araya ha dichiarato che il prossimo disco della sua band, che vedrà la luce intorno al 2008, sarà probabilmente l'ultimo della loro carriera.


mercoledì 2 gennaio 2008


Black Sabbath
I Black Sabbath sono un gruppo heavy metal britannico, formatosi a Birmingham nel 1968. L'impatto che i Black Sabbath hanno avuto sulla musica rock è stato pregevole: oltre ad essere considerati tra i primi gruppi heavy metal della storia hanno anche contribuito in maniera evidente allo sviluppo del genere.La formazione "storica" è quella costituita da Ozzy Osbourne (voce), Tony Iommi (chitarra), Geezer Butler (basso) e Bill Ward (batteria). In seguito, la formazione del gruppo vide numerosi cambi e Iommi rimase l'unico componente fisso. Dal 1970 al 2000 hanno venduto più di 100 milioni di dischi.
Biografia

Dalle origini al debutto
Il primo embrione dei Black Sabbath vide la luce nel 1966 ad Aston, un paese vicino Birmingham, in Inghilterra. La storia ebbe inizio quando il chitarrista Anthony "Tony" Iommi e il batterista William "Bill" Ward (entrambi provenienti dai "Mithology") lessero un annuncio in un negozio di dischi della cittadina, ove un cantante cercava membri per fondare una band. Il cantante era John "Ozzy" Osbourne che, guardacaso, era un acerrimo rivale di Iommi ai tempi della scuola. Iommi e Ward si recarono a casa di Ozzy e, dopo aver discusso un pò, decisero di unirsi per formare un complesso musicale. Osbourne portò nel gruppo altri due membri che suonarono assieme a lui nei "Rare Breed", i chitarristi Terence "Geezer" Butler e Jimmy Phillips.
Butler divenne, in seguito, il bassista e assoldato anche il sassofonista Alan "Aker" Clarke, la band completata scelse il nome "Polka Tulk Blues Band", accorciato poi in "Polka Tulk", suonando brani prevalentemente di genere blues. Successivamente, Clarke e Phillips uscirono dal gruppo e i restanti membri decisero di rimanere in quattro e trasformarono il loro nome in "Earth". La formazione si esibì in vari locali suonando cover di Jimi Hendrix, Blue Cheer, Beatles e Cream. La band incise, in seguito, il suo primo demo nel 1968. Esso riscosse un discreto successo nel giro dei pub inglesi e permise al gruppo di farsi un nome anche all'estero, principalmente in Germania, grazie all'opera del manager Jim Simpson.
Dopo un breve periodo, il nome della band fu cambiato perché esisteva un'altro gruppo che si chiamava "Earth". Un giorno Geezer Butler (grande appassionato dei romanzi di magia nera di Dennis Wheatley), scrisse una canzone sull'occulto dal titolo Black Sabbath (Sabba Nero), ispirandosi al film horror italiano del 1963 "I tre volti della paura" di Mario Bava("Black Sabbath" nell'edizione inglese e americana) e dal titolo di questo brano fu tratto il nuovo nome del gruppo, con il quale il quartetto è conosciuto al giorno d'oggi.
Al nuovo nome si accompagnò una transizione dal blues ad un sound nuovo, prima con elementi di folk europeo e poi con toni sempre più forti e cupi, fino a una soluzione inedita per la quale i Sabbath sarebbero diventati famosi e sarebbero stati annoverati, da molti critici, come principali pionieri dell'heavy metal. La prima casa discografica per cui i Sabbath firmarono fu la Fontana Records, in seguito approdano all'appena originata Vertigo. Con l'apporto di questa etichetta, il 13 febbraio del 1970 fu pubblicato l'album di debutto della band, l'omonimo Black Sabbath.
Il periodo "classico"
Il primo lavoro, Black Sabbath, ebbe un grande successo (n.8 nelle classifiche di vendite inglesi e n.23 in quelle americane), dovuto, in gran parte, alla presenza di composizioni storiche della band come Black Sabbath, The Wizard e N.I.B. Il disco, per molti, presentò dei tratti originali e diversi dal panorama rock di quei tempi, sia per la musica che per i testi. I loro coevi Deep Purple e Led Zeppelin, altre formazioni influenti per il metal, presentavano un sound più melodico e aperto anche ad altri stili come rock & roll, blues e jazz. Anche la musica dei Black Sabbath aveva caratteristiche simili ma essa presentava sonorità più pesanti e oscure, con l'aggiunta di espliciti riferimenti al Demonio e all'occulto.
Sebbene cenni di questo tipo si potrebbero trovare anche nei lavori di altri gruppi dell'epoca, come i Led Zeppelin o i Doors, i Sabbath si spinsero oltre, sia per l'insistenza su questi argomenti che per il modo diretto in cui erano affrontati, tant'è che questi divennero, in seguito, alcuni degli stereotipi che caratterizzeranno il metal. Questo tipo di testi portò alla band numerose critiche, accuse di satanismo e in generale la disapprovazione di molta parte dell'opinione pubblica. Tuttavia queste contestazioni non fecero altro che contribuire al fascino che la band esercitava sul suo vasto pubblico di giovani.
Il successivo Paranoid rappresentò (e rappresenta tuttora) il maggior successo commerciale del gruppo (n.1 nella classifica inglese e con sette dischi di platino e uno d'oro all'attivo) ed è considerato di rilevante importanza per la nascita dell'heavy metal. Il lavoro conquistò migliaia di fans in tutto il mondo, grazie a brani di successo come l'omonimo Paranoid, Iron Man, Electric Funeral e War Pigs. Con questo lavoro, il gruppo mostrò di andare oltre l'immagine "nera" che lo accompagnava, componendo brani con argomenti più maturi, come War Pigs, il quale critica i politici ritenuti responsabili degli orrori in guerra, oppure Iron Man che ha un testo puramente fantascientifico.
Nel 1971, i Black Sabbath pubblicarono un terzo album di notevole successo Master of Reality, probabilmente l'album più oscuro ed introspettivo della band. Questo lavoro, assieme ai precedenti Black Sabbath e Paranoid, è considerato fondamentale per la nascita del doom metal. Oltre ai brani del classico stile sabbathiano (Children of the Grave e After Forever), Master of Reality è noto, soprattutto, per i suoi stilemi "sinistri" (riscontrabili in brani come Sweet Leaf, Lord of This World e Into the Void), che furono basilari per l'origine di questi generi menzionati.
Da notare che il disco presenta una particolare innovazione. Iommi, infatti, suona con la chitarra accordata in Do diesis (un tono e mezzo più bassa dell'accordatura tradizionale), idem Butler con il basso. Questo cambiamento, su stessa dichiarazione del chitarrista, venne effettuato per due motivi, per adattarsi allo stile vocale di Ozzy e per dare un suono più pesante alla loro musica (successivamente, a partire dall'album Heaven and Hell, la chitarra ed il basso saranno accordati in Re diesis). A causa di ciò i Black Sabbath furono, forse, i primi ad adottare il cosidetto "downtuning", una pratica che diverrà quasi uno standard per numerosi gruppi rock e heavy metal.
Sperimentazioni
Il seguente Black Sabbath, Vol. 4 del 1972 mostrò le prime delle varie modifiche nel sound della formazione, per via di una evidente contaminazione di rock progressivo. Uno dei punti di forza del prodotto è la ballad Changes, dove Osbourne canta accompagnato da pianoforte e archi. Il brano è un esempio di come le sonorità della formazione si siano evolute, ma pezzi come Tomorrow's Dream, Snowblind e Supernaut mostrano ancora il loro lato musicale più roccioso.
Nel 1973 pubblicarono Sabbath Bloody Sabbath, album caratterizzato da atmosfere progressive rock ancor più nette. Ciò si deve anche alla presenza di Rick Wakeman degli Yes che compariva alle tastiere, come membro esterno. Fra i brani più evidentemente progressivi si possono citare Spiral Architect e A National Acrobat ma non mancava comunque il "classico" sound della formazione con Sabbath Bloody Sabbath e Killing Yourself to Live. Il disco, tutto sommato, fu un altro grande successo e considerato un punto importante della loro carriera artistica.
In questo periodo ci furono una serie di sbandamenti per la band. Tutti i membri ebbero seri problemi di dipendenza da droghe, in particolare Osbourne e Ward, i quali, su ammissione del cantante, fecero uso di LSD tutti i giorni per due anni. Un cambiamento di etichetta (da Vertigo a WWA) fece slittare l'uscita del nuovo album, Sabotage, pubblicato solamente nel 1975. Dal punto di vista musicale, Sabotage è uno degli album più variegati del gruppo, alternando pezzi heavy metal come Hole In The Sky e Symptom Of The Universe a sperimentazioni originali e spiazzanti, ad esempio i canti gregoriani in Supertzar e le sonorità pop rock di Am I Going Insane (Radio).
Il declino e l'addio di Osbourne
L'album successivo, Technical Ecstasy del 1976, fu oggetto di accese discussioni da parte dei loro sostenitori, per via di un sound più duttile e per la presenza di musica d'orchestra e sintetizzatori. Per quanto alcuni considerino positivamente il disco come molto ambizioso e innovativo, esso contribuì a disilludere i fans dello stile iniziale del gruppo.
Nel 1977, al termine del tour di Technical Ecstasy, Osbourne abbandonò il gruppo, a seguito di tristi vicissitudini personali dovute alla morte del padre, oltre ai problemi derivati dalla sua dipendenza da alcool e droghe ormai inarrestabile. I restanti membri del gruppo arrivarono a provare per pochi mesi con il cantante Dave Walker (ex Fleetwood Mac), seguito dal momentaneo rientro di Osbourne alla voce nel 1978 con l'album Never Say Die!.
Questo lavoro ricalca la scia del precedente, con suoni elettronici e sperimentali (Don Airey suonò le tastiere nel disco), lontani da quelli più massicci e sulfurei di Paranoid e Master of Reality. In ogni caso, la risposta del pubblico fu negativa e certi lo giudicarono come uno dei peggiori della formazione di Birmingham, con la sola title-track Never Say Die a godere di una buona popolarità tra i loro fans.
Nel 1979, a causa di conflitti irreversibili con gli altri membri della band, Osbourne venne licenziato per la sua tendenza ad abusare con gli stupefacenti e l'alcol. Dopo l'uscita definitiva di Osbourne, i Black Sabbath non presentarono più una formazione salda, raggiungendo molte volte il punto di instabilità e assoldando vari musicisti nel corso della loro seguente carriera.
I Black Sabbath con Ronnie James Dio
L'addio di Osbourne, tuttavia, preoccupò i Black Sabbath, dato che Ozzy contribuì molto alla realizzazione delle canzoni e, soprattutto, fu un ottimo intrattenitore del pubblico durante le performance dal vivo, quindi trovare un degno rimpiazzo fu un'impresa ardua. Dopo la sua dipartita, fu contattato Ronnie James Dio, ex cantante di Elf e Rainbow.
Il primo album con Dio, Heaven and Hell, fu un eccellente successo, permettendo al gruppo di risalire la china e in fatto di vendite costituì il miglior risultato della band dal 1975, con Neon Knights, Heaven and Hell e Die Young che divennero altri pezzi significativi della loro discografia. L'album fu anche caratterizzato dall'ingresso di Geoff Nicholls alle tastiere; benché non sempre riconosciuto come membro ufficiale del gruppo, e costretto a suonare nel backstage dei concerti per "motivi estetici" (caso non isolato nel panorama del metal), Nicholls ebbe da allora in avanti una indiscutibile influenza sul gruppo, anche a livello compositivo.
Il tour del disco si dimostrò molto seguito, merito anche del carisma del nuovo singer, nonché delle sue ottime doti vocali. Sempre durante quel tour, Bill Ward dovette abbandonare per motivi personali (i suoi genitori morirono uno dopo l'altro in un breve lasso di tempo, cosa che peggiorò i già notevoli problemi di Ward con l'alcool) ed esso venne completato da Vinny Appice.
Fu durante questo tour che Dio rese celebre il gesto delle corna, in seguito adottato come una sorta di "segno di riconoscimento" dagli amanti dell'heavy metal. Tuttavia, la paternità di questo gesto è oggetto di discussione dato che è stata anche rivendicata da Gene Simmons dei KISS. Tuttavia, i critici sostengono che questo non è stato introdotto in musica né da Dio né da Simmons, ma dai Beatles nel 1967. Infatti la foto promozionale del film animato Yellow Submarine mostra John Lennon nell'intento di fare questo cenno. Esso è anche visibile nella copertina del lungometraggio, ove Lennon fà le corna a Paul McCartney. Aldilà di ciò, Dio disse che questo segno manuale lo imparò da sua nonna, la quale ne faceva uso per scongiurare il malocchio.
Tornando all'attività artistica della band, Iommi e soci, con l'apporto di Appice, partorirono dalle loro menti un successivo album, Mob Rules nel 1981, anch'esso un successo che confermò il nuovo stile acquisito dai Sabbath grazie all'apporto sia tecnico che compositivo di Dio. La titletrack dell'album fu scelta per la colonna sonora del film Heavy Metal.
L'uscita e la rapida diffusione del bootleg Live at Last (registrato dai Sabbath con Ozzy in un tour del 1973), convinse il gruppo a rispondere con un live "ufficiale". Live Evil (1982) raccoglie gran parte dei brani più celebri del gruppo (da Black Sabbath a Mob Rules). Questa pubblicazione tuttavia portò nuovi guai: Iommi e Dio diedero vita ad una serie di accese discussioni per quanto riguarda il mixaggio sonoro, poiché il leader dei Black Sabbath accusò il cantante di essersi recato in studio nelle ore notturne per alzare il volume della sua voce e lo definì un "piccolo Hitler". Tutto questo innescò una serie di litigi che convinsero il cantante ad abbandonare la band, portando con sè Appice.
Black Purple
L'uscita di Appice e Dio, generò ancora instabilità nell'organico. Per il ruolo di batterista fu contattato Cozy Powell, ma la risposta fu negativa. Questa lacuna venne colmata dal tempestivo rientro di Bill Ward, ma trovare un nuovo cantante fu più arduo del previsto. Vennero audizionati Nicky Moore dei Samson e John Sloman dei Lone Star ma non vennero presi. Iommi desiderava avere David Coverdale dei Whitesnake nella propria band ma il cantante rifiutò la proposta.
Così, le ricerche effettuate da Iommi e Butler si orientarono verso Ian Gillan (Deep Purple), in quel momento libero da impegni musicali a causa di problemi con la voce. Il contatto tra le due parti è rappresentato da un aneddoto alquanto bizzarro. Gillan raccontò di aver ricevuto una telefonata da Iommi, il quale gli chiese di incontrarsi con lui per fare una chiacchiera. I due si videro in un pub chiamato "The Bear" a Woodstock e finirono con l'ubriacarsi. Il giorno dopo, Gillan si risvegliò confuso, a causa dei bagordi etilici del giorno precedente, e ricevette una telefonata dal suo manager, Phil Banfield, il quale gli disse di incontrarsi con i Black Sabbath per discutere con loro avendo lui accettato l'offerta di diventare il loro nuovo cantante. Praticamente, Gillan fece questa scelta in pieno stato di ebbrezza e non ricordò nulla di tutto ciò.
Assoldato Gillan nelle vesti di vocalist, fu possibile la realizzazione di Born Again (1983), album decisamente più massiccio rispetto a quelli prodotti con Osbourne e Dio. Inizialmente non sembrò essere apprezzato, ma poco dopo registrò un considerevole successo nelle vendite, piazzandosi al 4° posto nelle classifiche inglesi.
Questo lavoro, come quelli del periodo di Ozzy, suscitò tante polemiche, lanciate dall'associazione di censura P.M.R.C.. Il brano Trashed venne criticato di istigazione all'abuso di alcol, venne inserito in una lista emessa dall'associazione (chiamata "The Filthy Fifteen") per indicare i 15 brani considerati da loro più scandalosi della musica contemporanea. Gillan risponderà a queste accuse dicendo che il brano parla di sé stesso quando, guidando l'auto di Bill Ward in pieno stato di ebbrezza fuori dallo studio di registrazione, la distrusse, finendo in un canale e mettendo la sua vita in grave rischio.
Il sodalizio tra Gillan e i Black Sabbath venne soprannominato, ironicamente, da molte testate giornalistiche "Black Purple", nome dato dalla fusione di Black Sabbath e Deep Purple. Successivamente, venne intrapreso il tour, Ward si ritirò di nuovo e venne rimpiazzato da Bev Bevan, ex Electric Light Orchestra. Al termine, Gillan tornò nei Deep Purple, in quel momento freschi di reunion.
Instabilità e controversie
Con la dipartita di Gillan, si riprese con la ricerca di un nuovo cantante. Spencer Proffer, in quel momento nuovo produttore della band, contattò Ron Keel (ex Steeler) per un'audizione ma alla fine non fu scelto. La band, su ammissione di Keel, desiderava il ritorno di Ozzy alla voce.
In seguito, David Donato fu citato come vocalist ufficiale del gruppo, il quale militò per circa 6 mesi con i Black Sabbath ma non arrivò a incidere alcun album, per via del suo inaspettato licenziamento. I motivi del suo abbandono sono avvolti nel mistero; si diceva che fu licenziato in seguito ad un'intervista "orribile" rilasciata per la rivista Kerrang! ma venne tutto smentito, mentre altri sostenevano che Donato se ne andò dopo aver bisticciato con il management della band. Tuttavia Iommi, in un'intervista, preferì non dire nulla riguardo a questo evento.
Tra le poche e rare testimonianze dei Black Sabbath con Donato vi è il brano No Way Out, il quale altro non è che una versione iniziale di The Shining (contenuto in The Eternal Idol, pubblicato nel 1987).
Anche Geezer Butler, dopo una lunga e permanente militanza, abbandonò, formando una band (i "Geezer Butler Band"), che però non incise nessun album. La formazione originaria dei Black Sabbath tornò, momentaneamente, sul palco in occasione del Live Aid nel 1985, festival organizzato da Bob Geldof e Midge Ure ove il gruppo condivise il palco assieme ad artisti come Queen, David Bowie, The Who, Madonna e U2.
Successivamente, Iommi chiamò vari musicisti: oltre a Geoff Nicholls (membro ora considerato ufficiale), arrivarono Glenn Hughes (ex Deep Purple e Trapeze) alla voce, Dave Spitz al basso e Eric Singer (successivamente con i KISS e Alice Cooper) alla batteria.
Uscì Seventh Star nel 1986, inizialmente un album solista di Iommi ma in seguito pubblicato, per motivi contrattuali con la casa discografica, sotto il nome Black Sabbath featuring Tony Iommi. Questo album marcò ancor di più la svolta iniziata con Ronnie James Dio, con le tastiere che diventarono un elemento fondamentale per la loro svolta stilistica. Nonostante l'ottima prestazione dei componenti assoldati da Tony Iommi (in particolare di Glenn Hughes), non ebbe un buon successo. Inoltre, i crediti del lavoro furono oggetto di discussione tra Iommi e Jeff Fenholt, un cantante che militò nei Black Sabbath per circa sette mesi, prima dell'arrivo di Hughes, il quale sostenne di aver partecipato alla composizione dei brani del disco. Fenholt, infatti, incise una demo con la band, "Star of India" nel 1985, ed i pezzi qui contenuti fanno parte della tracklist di Seventh Star.
Nella fase iniziale del tour del 1986, Hughes ebbe seri problemi con la voce dopo aver ricevuto un pugno alla gola dal manager del gruppo, Don Arden, durante una lite, rischiando di compromettere seriamente la sua voce, e fu sostituito da Ray Gillen. Nel frattempo, la carriera solista di Osbourne andava a gonfie vele (aveva già pubblicato classici dell'heavy metal come Blizzard of Ozz e Diary of a Madman) e la crescente fama del cantante stava per oscurare sempre più quella della sua band di un tempo.
L'arrivo di Tony Martin
La preparazione dell'album successivo (The Eternal Idol), vide la ricomparsa, come percussionista, del batterista Bev Bevan e si aggiunse come bassista Bob Daisley (che suonò anche con Ozzy Osbourne). Nel bel mezzo delle registrazioni, Gillen uscì dai Black Sabbath. Gillen fu sostituito da Tony Martin e fu quest'ultimo a cantare (su brani originariamente scritti per Gillen) nell'album The Eternal Idol, anche se tra i collezionisti è possibile trovare la versione originale cantata da Gillen. L'incontro tra il neocantante e Iommi avvenne tramite il manager di Martin, ex compagno di scuola del leader dei Black Sabbath.
Martin fu molto apprezzato, le sue doti canore vennero comparate, da molti, a quelle di Ronnie James Dio e partecipò attivamente alla stesura dei pezzi. L'album presenta alcuni riferimenti al passato (l'omonima Eternal Idol rimembra le sonorità oscure di Master of Reality), conservando lo stile adottato negli ultimi anni (il grande apporto di tastiere). Anche questo album, sebbene molti lo considerino di buon livello, non ebbe il successo sperato.
Dopo l'uscita dell'album, la band si trovò di nuovo alla deriva e scossa da una serie di defezioni; Iommi, Martin e Nicholls dovettero reclutare un nuovo bassista, (Jo Burt), e un nuovo batterista, (Terry Chimes dei Clash), per il breve tour promozionale, che ebbe luogo nel 1987, quasi esclusivamente con date europee.
Nonostante questi continui cambi, la band iniziò a stabilizzarsi attorno alle figure di Iommi (ormai unico membro originario), Martin e Nicholls, ai quali si aggiunse poi (sostituendo Chimes) l'eclettico batterista Cozy Powell (il quale ricevette già un'offerta da Iommi dopo l'uscita di Appice, ma in quel momento non accettò).Con l'aggiunta di Laurence Cottle al basso, i Sabbath pubblicarono Headless Cross (1989), album che riscosse un buon successo, maggiore rispetto a quello di Seventh Star e The Eternal Idol. Dalla title track dell'album venne tratto un video che venne mandato in onda per un certo periodo su MTV.
Nel 1990 (ancora una volta con un nuovo bassista: Neil Murray dei Whitesnake, il quale già suonò nel tour di Headless Cross), i Sabbath consolidarono questa "rinascita" con un altro album, Tyr, che vendette abbastanza bene e a cui seguì un tour molto seguito nello stesso anno.
Riunioni
Nonostante i decenti risultati conseguiti con Headless Cross e Tyr, nel 1992 Iommi decise di riunire la formazione dei primi anni ottanta (quella di Mob Rules) con Geezer Butler, Ronnie James Dio e Vinny Appice. L'album che ne scaturì, Dehumanizer (1992), fu un lavoro dal sound molto ruvido e che portò un più che buon riscontro di pubblico e critica. La band ottenne un disco d'oro negli U.S.A. (i Black Sabbath non ricevevano una premiazione da Born Again nel 1983) e preparò un tour di grande successo, che culminò con una memorabile apparizione al festival metal Monsters of Rock.
In quel periodo Osbourne annunciò l'intenzione di ritirarsi dalla musica facendo un tour (in seguito cambiò idea, organizzando un'altro tour chiamato Retirement Sucks) e chiese al suo ex gruppo di aprire le ultime due date a Costa Mesa in California del 14 e 15 novembre. Dio non fu d'accordo e finì per abbandonare di nuovo, anche perché il suo contratto scadeva il 13 novembre, un giorno prima degli ultimi due concerti di Ozzy. Dio, tuttavia, sostenne che la vera ragione della sua uscita furono le continue divergenze con Iommi, come ai tempi di Heaven and Hell e Mob Rules. Per completare la tournée, Iommi chiamò all'ultimo minuto Rob Halford dei Judas Priest.
L'uscita di Dio convinse anche Appice a ritirarsi. Con l'uscita di questi ultimi due, i Black Sabbath riacquisirono Tony Martin e Geoff Nicholls e, col nuovo batterista Bobby Rondinelli, incisero Cross Purposes, accompagnato da Cross Purposes Live, un cofanetto di CD e video, pubblicato nel 1994 e, attualmente, fuori catalogo. Quando Rondinelli abbandonò il gruppo fu sostituito, a sorpresa, dal batterista della formazione originale, Bill Ward, che subentrò in tempo per suonare le ultime 4 date del tour in Sud America.
Ancora una volta Ward e Butler abbandonarono, e per il 1995 tornò a raggrupparsi la formazione di Tyr, con Powell e Murray, che incise Forbidden, a oggi l'ultimo album in studio dei Black Sabbath, il quale non ricevette buoni pareri da pubblico e critica. Il rapper Ice-T che venne ospitato alla voce nel brano Illusion of Power. La relativa tournée vide Powell partecipare solamente alle date americane del tour mentre per quelle europee al suo posto suonò Rondinelli.
Nel 1996, la Castle Records pubblicò, in versione rimasterizzata, alcuni pezzi della band da Born Again fino a Forbidden, nonché una raccolta dal titolo The Sabbath Stones.
Nel 1997 Ozzy Osbourne diede vita al suo fortunato festival, l'Ozzfest. Nell'ultima parte dello show, Butler e Iommi (e in seguito anche Ward) apparivano sul palco per suonare alcuni pezzi classici dei Sabbath. La formazione originale, così reincontratasi sotto lo "stendardo di Ozzy", incise nel 1998 un album doppio, Reunion, composto esclusivamente da brani dell'era Osbourne in versione live, ma su cui comparivano anche due canzoni nuove in studio. Nel 2000, la band venne premiata con un grammy della categoria "Best Metal Performance", grazie al brano Iron Man.
Sembrò che la formazione storica dovesse tornare unita per l'incisione di un nuovo album, ma non finì così. La preparazione di un nuovo lavoro discografico venne iniziata nel 2001, ma, probabilmente a causa di vincoli imposti dai contratti di Osbourne nella sua attività solista, non c'è stato alcun seguito. Nel 2004 i Sabbath hanno suonato in un nuovo tour Ozzfest (con Adam Wakeman, figlio di Rick, alle tastiere ,in sostituzione di Geoff Nicholls), celebrando il loro 35° anniversario, ed anche il 2005 li ha visti partecipare al carrozzone itinerante, in aggiunta ad alcune date in Europa.
Eventi recenti
Il 13 marzo del 2006 i Black Sabbath entrarono nella Rock and Roll Hall of Fame. Vennero introdotti dai Metallica, che suonarono anche due pezzi della formazione di Iommi (Hole in the Sky e Iron Man).
Quando sembrava che oramai la formazione fosse arrivata al suo definitivo declino e al ritiro dalle scene musicali, nell'ottobre 2006 venne annunciato un tour estivo nei principali festival metal europei con la formazione dell'album Heaven and Hell: Dio, Iommi, Butler e Ward.
Paradossalmente, il loro monicker per questa tournée fu proprio Heaven and Hell. Nel novembre 2006 Ward abbandonò il progetto perché dichiarò, in maniera molto vaga, che ci fossero speculazioni sul nuovo nome del gruppo e venne sostituito da Vinny Appice. Il 3 aprile 2007, il gruppo ha pubblicato Black Sabbath: The Dio Years, compilation di brani composti con Dio e contenente anche pezzi inediti. Recentemente, hanno suonato al Gods of Metal in data giugno 2007.
Nonostante si pensasse che il progetto Heaven and Hell fosse concluso, il gruppo resterà unito e farà uscire nel 2008 un nuovo studio album, il primo dall'album del 1995, Forbidden. Questo nonostante Ozzy abbia espresso la sua voglia di poter scrivere del nuovo materiale discografico con la line-up originaria dei Black Sabbath.
Eredità musicale
L'importanza dei Black Sabbath sull'heavy metal e su altre ramificazioni del rock è stata commentata da vari critici musicali. Secondo molti di loro, al gruppo è stata rivendicata la paternità del sottogenere doom metal, il quale non sarebbe nato senza il loro contributo.
Anche il grunge risente dell'influsso musicale dei Black Sabbath, poiché gruppi come Alice in Chains, Nirvana e Soundgarden li hanno considerati importanti per la loro musica. L'emittente VH1 inserì il gruppo al 2° posto tra i 100 migliori artisti hard rock. La rivista Rolling Stone classificò la band nella posizione 85 tra i "100 migliori artisti di tutti i tempi" , mentre MTV li ha inseriti al 1° posto tra i "10 migliori gruppi metal di sempre".
Qui sono riportati artisti che hanno reso omaggio o hanno inciso varie cover come tributo al gruppo di Birmingham.
Nel 1987, gli Anthrax hanno intepretato una cover di Sabbath Bloody Sabbath nell'EP del singolo I'm the Man. La medesima canzone fu eseguita dagli Amon Amarth nel loro demo Thor Arise e dai Cardigans nell'album Emmerdale.
Nel 1994, i Pantera incisero la loro versione di Planet Caravan nell'album Far Beyond Driven e Hole In The Sky nella loro raccolta The Best of Pantera: Far Beyond the Great Southern Cowboys' Vulgar Hits.
Il gruppo doom metal Candlemass incise Black Sabbath Medley, una traccia contenente alcuni spezzoni tratti da vari brani del gruppo di Birmingham. Essa si trova nel disco Ancient Dreams.
Nel 1987, i Butthole Surfers incisero Sweat Loaf (il titolo è una variante di Sweet Leaf) per il loro album Locust Abortion Technician.
Nel 1994, John Christ, chitarrista dei Danzig, disse che il brano della sua band, Her Black Wings (dall'album Danzig II: Lucifuge), contiene un riff di Zero the Hero. I Danzig, inoltre, hanno realizzato la cover di Hand of Doom nel disco Blackacidevil. Di Zero the Hero fecero una cover anche i Cannibal Corpse nel loro EP Hammer Smashed Face.
I Guns n' Roses suonarono It's Alright nel loro album dal vivo Live Era 87-93.
Una cover di Paranoid si trova nell'album dei Megadeth Hidden Treasures.
Il disco tributo ai Black Sabbath, Nativity In Black, contiene loro brani suonati da noti artisti come Megadeth, Pantera, Slayer, Machine Head, Bruce Dickinson, Godsmack, Drowning Pool e via dicendo. Nel secondo volume di questo lavoro, il cantante hip hop Busta Rhymes ha inciso una parte alterata di Iron Man, da cui deriva il brano This Means War. In questo pezzo, lo stesso Ozzy Osbourne appare come guest star nelle parti vocali.
Il gruppo dei NOFX hanno inciso una cover della stessa Iron Man
Si dice che il gruppo gothic metal After Forever prenda il suo nome dal brano omonimo dei Sabbath.
Nel 1998, i Metallica suonarono una versione di Sabbra Cadabra con alcune parti di A National Acrobat, nell'album Garage Inc..
L'attore Jack Black è un grande ammiratore dei Black Sabbath[48]. Inoltre, con la sua band Tenacious D, ha composto un brano, Dio, in onore di Ronnie James Dio.
Nel 1988, i Venom suonarono Megalomania in Prime Evil.
Nel 2002, l'ex bassista di Hole e Smashing Pumpkins, Melissa Auf der Maur, formò una tribute band dei Black Sabbath chiamata "Hand of Doom", titolo di un brano di Paranoid.
Il film documentario This Is Spinal Tap contiene vari riferimenti al gruppo di Birmingham. Ad esempio la scenografia di Stonehenge presente nella pellicola era ispirata alla coreografia usata dai Black Sabbath durante il Born Again Tour.
Una cover di War Pigs si trova nell'album dei Faith No More The Real Thing.
Il brano Give it Away dei Red Hot Chili Peppers contiene, nel finale, il riff principale di Sweet Leaf. Lo stesso riff appare anche nella canzone Busted in Baylor County sull'album Put The "O" Back In Country di Shooter Jennings.
Nel 2001, gli Earth Crisis suonarono Children of the Grave nel loro album Last of the Sane.
Nel 1997, i Sepultura incisero la loro versione di Symptom of the Universe sull'album Blood Rooted.
Nel 1991, Marilyn Manson incise Sam son of Man, che altro non è che una cover di Iron Man, col testo leggermente modificato.
Componenti
1968-1977
Ozzy Osbourne - voce
Tony Iommi - chitarra
Geezer Butler - basso
Bill Ward - batteria

1977-1978
Dave Walker - voce
Tony Iommi - chitarra
Geezer Butler - basso
Bill Ward - batteria

1978-1979
Ozzy Osbourne - voce
Tony Iommi - chitarra
Geezer Butler - basso
Bill Ward - batteria

1979-1980
Ronnie James Dio - voce
Tony Iommi - chitarra
Geezer Butler - basso
Bill Ward - batteria

1980-1982
Ronnie James Dio - voce
Tony Iommi - chitarra
Geezer Butler - basso
Vinny Appice - batteria

1982-1983
Ian Gillan - voce
Tony Iommi - chitarra
Geezer Butler - basso
Bill Ward - batteria

1983-1984
Ian Gillan - voce
Tony Iommi - chitarra
Geezer Butler - basso
Bev Bevan - batteria

1984-1985
David Donato - voce
Tony Iommi - chitarra
Geezer Butler - basso
Bill Ward - batteria

13 luglio 1985
Ozzy Osbourne - voce
Tony Iommi - chitarra
Geezer Butler - basso
Bill Ward - batteria

1985-1986
Glenn Hughes - voce
Tony Iommi - chitarra
Dave Spitz - basso
Eric Singer - batteria
Geoff Nicholls - tastiere

1986-1987
Ray Gillen - voce
Tony Iommi - chitarra
Dave Spitz - basso
Eric Singer - batteria
Geoff Nicholls - tastiere

1987
Tony Martin - voce
Tony Iommi - chitarra
Bob Daisley - basso
Eric Singer - batteria
Bev Bevan - percussioni
Geoff Nicholls - tastiere

1987-1988

Tony Martin - voce
Tony Iommi - chitarra
Jo Burt - basso
Terry Chimes - batteria
Geoff Nicholls - tastiere

1988-1989

Tony Martin - voce
Tony Iommi - chitarra
Laurence Cottle - basso
Cozy Powell - batteria
Geoff Nicholls - tastiere

1989-1991

Tony Martin - voce
Tony Iommi - chitarra
Neil Murray - basso
Cozy Powell - batteria
Geoff Nicholls - tastiere

1991-1992

Ronnie James Dio - voce
Tony Iommi - chitarra
Geezer Butler - basso
Vinny Appice - batteria

1992
Rob Halford - voce
Tony Iommi - chitarra
Geezer Butler - basso
Vinny Appice - batteria

1992-1994

Tony Martin - voce
Tony Iommi - chitarra
Geezer Butler - basso
Bobby Rondinelli - batteria
Geoff Nicholls - tastiere

1994

Tony Martin - voce
Tony Iommi - chitarra
Geezer Butler - basso
Bill Ward - batteria
Geoff Nicholls - tastiere

1994-1995
Tony Martin - voce
Tony Iommi - chitarra
Neil Murray - basso
Cozy Powell - batteria
Geoff Nicholls - tastiere

1995-1997
Tony Martin - voce
Tony Iommi - chitarra
Neil Murray - basso
Bobby Rondinelli - batteria
Geoff Nicholls - tastiere

1997
Ozzy Osbourne - voce
Tony Iommi - chitarra
Geezer Butler - basso
Mike Bordin - batteria

1997-oggi
Ozzy Osbourne - voce
Tony Iommi - chitarra
Geezer Butler - basso
Bill Ward - batteria.